La sua pittura trae grande motivazione dalla denuncia contro la lussuria, l’edonismo, l’effimero: tentazioni sempre in agguato nella società. La sua produzione pittorica si estende anche sulle rive del sacro in iconografie originali e dense di spiritualità..
Il suo sguardo si veste di indagine scientifica rimanendo su un corpo integro, non corrotto; schivando con cura il compiacente naturalismo, l’impassibile iperrealismo ed il limbo dell’avanguardia.
Dagli anni ’70 dimostra come si può operare sul piano dell’arte e della cultura figurativa percorrendo una strada del tutto autonoma, senza lasciarsi mai incasellare in schemi e definizioni mercantili, di scuole o indirizzi estetici.
Ha esposto in mostre personali e collettive in Europa e nel resto del mondo.